Nepal 2004

Himalayan Healing Centre Clinic – Lavoriamo per il futuro

Le attività svolte dall’Himalayan Healing Centre Clinic, tra gennaio e ottobre del 2004, sono state diverse e vantaggiose per un numero sempre maggiore di comunità locali, di cui la clinica si occupa giorno dopo giorno. In un periodo di circa dieci mesi, la clinica ha fornito assistenza medica e cure a non meno di 11.656 persone. In una delle aree di Kathmandu, che ospita un numero considerevole di persone povere e bisognose, la clinica è conosciuta da molti come una delle strutture in grado di fornire servizi a basso costo (o a costo zero, in caso di estrema difficoltà economica) che , altrimenti, sarebbero interdetti a un gran numero di pesrone. La clinica, infatti, è stata sede di un progetto, il “Free medical camp”, messo in piedi a giugno e che, con grande successo, è stato messo a disposizione di 842 pazienti (oltre a tutti I pazienti che hanno usufruito dell’assistenza medica della clinica).
La Healing Centre Clinic, comunque, offre, una struttra stabile e un’assistenza continua alle famiglie locali, aiutandole, se necessario, a pianificare le loro attvità e mettendo loro a disposizione uno studio dentistico, un piccolo laboratorio per le analisi, erbe medicinali tradizionali e, naturalmente anche assistenza medica di tipo occidentale. La clinica non si limita a soddifare le esigenze delle comunità locali attraverso I suoi servizi e programmi (per esempio quelli rivolti a combattere la tubercolosi), ma guarda al futuro intervenendo sui bambini: si sta cercando di aumentare il numero di programmi a favore delle vaccinazioni; un’azione questa, che permetterà, nei prossimi anni, di evitare ai bambini inutili sofferenze e handicap….
Per tenere le persone informate sulle attività svolte dalla clinica, lo staff dell’Himalayan Healing Centre hanno messo a disposizione degli aggiornamenti mensili.

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Gangchen Samling School – Far fronte ai problemi della società nepalese

Sulle colline che circondano la valle di Kathmandu, ai margini della città, accanto al distretto di Anandpur, si trova Boudha. Qui, grazie al supporto economico di Tsetan Gyurme (un businessman del posto), da anni c’è un’asilo in cui si insegna secondo il metodo Montessori. È grazie a questo asilo, la cui attività rispetta e stimola la cultura dei propri allievi, che un buon numero di bambini ha potuto acquisire, gratuitamente, le conoscenze necessarie per poter intraprendere il ciclo scolastico di base.
Durante l’anno scolastico 2003/2004 è stato inaugurato, proprio accanto all’edificio dell’asilo, un nuovo edificio, che verrà utilizzato per i bambini che intraprenderanno le elementari e, di seguito, le medie. La scuola è riconosciuta dal governo nepalese e ne segue i programmi scolastici. Durante l’anno scolastico 2003/2004 alla Ganchen samling School, un team di 15 giovani insegnanti ha seguito 245 studenti, che, con successo, sono riusciti a completare il loro anno scolastico. Dall’aprile del 2004 (mese che coincide con l’inizio dell’anno accademico nepalese), il numero degli studenti è cresciuto, portando le classi da cinque a sei.
L’edificio a tre piani, ha classi luminose e ben arredate. Su ogni piano ci sono i servizi igenici con acqua potabile. Ci sono, inoltre, stanze per la presidenza della scuola e una piccola biblioteca e spazi, non ancora arredati, destinati a laboratori di lingua, di scienze, oltre a numerose altre stanze che verranno impiegate per l’utilizzo di computer. In progetto ci sono anche alcuni sapzi all’aperto per le attività sportive.
La maggior parte degli studenti che frequentano la scuola sono sponsorizzati a distanza attraverso l’Associazione Help in Action, gli altri sono figli degli operai della fabbrica di tappeti di Samling, un’azienda che si impegna a migliorare le condizioni di vita delle famiglie, offrendo loro assistenza medica ed educazione scolastica gratuita. Periodicamente, gli studenti vengono sottoposti a controlli medici eseguiti dai dottori dell’Healing Centre.
Il Nepal è un paese ricco di cultura, di tradizione, di saggezza popolare ed è il crocevia di culture profonde e ancora molto attive, quali quella indiana e quella tibetana. Il Nepal offre una spiritualità multietnica e nel progetto della Ganchen Samling School c’è proprio la conservazione di tutte queste tradizioni religiose. L’impegno di trovare valori spirituali, che possano essere comuni a tutte le religioni che convivono in Nepal, è di centrale importanza. La scuola di Ganchen, per questo, si propone come scopo l’unità tra un’educazione di qualità e l’introduzione di attività formative non tradizionali, al fine di aiutare i più giovani a vivere una vita equilibrata, sia da un punto di vista psicologico, che da un punto di vista emozionale.
La continua formazione di insegnanti è la base di qualsiasi istituzione scolastica all’avanguardia. A questo proposito, i comitati direttivi e manageriali stanno organizzando tutta una serie di stage e di corsi di perfezionamento per i membri dello staff.
Insegnanti volontari occidentali saranno presto inseriti in questo progetto per organizzare e condurre workshops di approfondimento rivolti a tutti i collaboratori (insegnanti e non). Lo scopo è quello di riuscire a migliorare le loro conoscenze ed esperienze, in tutte le aree interessate e in tempi relativamente brevi.
L’educazione è uno strumento necessario per vivere pienamente tutti i momenti della nostra esistenza, e non solo quelli legati alla professione. In questo modo, stiamo cercando di creare una base solida per la formazione di individui equilibrati e competenti professionalmente, che possano divenatre messaggeri di pace per le persone che vivono a stretto contatto con loro e un esempio di vita per una società più rispettosa di tutti.

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Riunione scolastica

Volontari occidentali, insegnanti e formatori, tengono corsi per formare giovani insegnanti nella Gangchen Samling School: qui possiamo vedere un seminario di Matematica e un incontro di insegnanti di Pedagogia.

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Festività in Nepal

Tutte le festività in Nepal segnano alcuni aspetti della vita dei nepalesi. Per questo motivo durante l’anno si tengono circa 50 feste per un totale di 160 giorni all’anno! Queste giornate di celebrazione aiutano le persone a portare a termine I loro impegni religiosi, ad esprimere il loro rispetto per la terra, gli elementi naturali e gli altri esseri viventi, ma allo stesso tempo permettono loro di conoscersi e di evadere, ogni tanto, dalla monotona e difficile quotidianità. Tutte queste festività nepalesi non celebrano solo l’aspetto divino dell’esistenza, ma la vita in tutta la sua completezza.

Festività di Febbraio

Losar
Il capodanno tibetano, detto anche Losar, è il periodo dedicato alle preghiere, ai festeggiamenti e alla famiglia. Uno dei momenti più suggestive della festa di Losar sono le cerimonie di preghiere nei monasteri buddisti. Il quarto giorno di Losar, la comunità tibetana si riunisce allo Stupa Boudhanath, tutti indossano il loro vestito più bello per offrire incenso, appendere le bandiere con le preghiere e pregare. Dopo le preghiere di buon auspicio, canti e balli tradizionali, la gente ritorna a casa per continuare la festa con gli amici e la famiglia.

Shiva Ratri
Questa festività , in genere, porta migliaia di pellegrini al tempio di Pashupatinath, uno dei Quattro magnifici santuari di Shiva. L’area intorno al tempio viene trasformata in una gigantesca fiera dove si affollano, attorno ai falò, bancarelle, venditori di thé e persone che chiedono l’elemosina. Un’attrazione particolare è costituita da centinaia di Saddhu, gli asceti indu, che vegliano sulle persone con atteggiamento austero. Durante il giorno milgiaia di persone si bagnano nel fiume Bagmati.

Festività di Settembre

Teej/Rishi Panchami
Sono entrambe festività esclusivamente femminili caratterizzate, soprattutto, dal diguno e dalla purificazione. Teej inizia con una festa in comune in ogni casa privata, festa, durante la quale, le donne si preparano al duro digiuno che dovranno affrontare nei giorni seguenti. Il digiuno simboleggia I 3600 anni di rigore e pratiche ascetiche che Parvati ha osservato per conquistare il suo amato Shiva. Partecipare, insieme alle alter donne a questa cerimonia, si dice, assicura la lunga vita del proprio marito. Il primo mattino di festa, le donne si riuniscono in Pashupatinath per bagnarsi nelle acque sacre del fiume Bagmati e, fatto questo, indossano il sari rosso e I gioielli del loro matrimonio per poi ballare e cantare preghiere a Shiva. Due giorni dopo, in occasione di Rishi panchami, le donne si riuniscono di nuovo al fiume per un altro bagno rituale e una cerimonia di preghiere per purificarsi in caso, durante il ciclo mestruale, abbiano toccato o siano state toccate da un uomo.

Indra Jatra
Indra Jatra è la festività che segna la fine del monsone e l’inizio della mietitura. Questa festa, che dura otto giorni, è un susseguirsi di spettacoli di maschere danzanti e rapppresentazioni teatrali in costume. Antiche immagini del dio Bhairab vengono messe in mostra per una settimana ogni anno. Il terzo giorno dell’Indra jatra segna l’inizio del Kumari Jatra (una festa all’interno di una festa!). migliaia di donne si riuniscono nella piazza Durber di Kathmandu per assistere all’arrivo del re e all’apparizione della Kumari, la dea vergine. Per le tre sere seguenti la Kumari, affiancata da due ragazzi che rappresentano Bhairab e Ganesh, viene trasportata, in giro per la città, su di una portantina dorata. L’ultima notte di festa il re del Nepal riceve una tika (il segno sulla fronte) dalla Kumari che gli attesta il diritto di governare per un altro anno.

Festività di Ottobre

Dasain
È una festa che dura dieci giorni: un’occasione per festeggiare e far visita agli amici e alla famiglia. Simbolicamente il Dasain è la festa della mietitura e il tempo della rienergizzazione delle forze naturali. Le case vengono pulite ed ogni membro della famiglia riceve un nuovo abito; cibo e bevande speciali vengono preparate per l’occasione e ognuno, almeno per qualche giorno, cerca di tornare a casa dalla propria famiglia. Durante il Dasain chiudono tutti gli uffici e le attività si fermano.
Tutte le notti del Dasain sono dedicate ognuna ad una dea. In ogni casa vengono montati degli altari e in ogni vaso vengono messi dei semi a germogliare. I templi sono parecchio affollati e la sera gruppi di danzatori mascherati si esibiscono nelle tre città più importanti della valle.
Il settimo giorno frutta e fiori vengono portati dal vecchio palazzo reale di Gorkha e vengono portati al re. L’ottava notte viene sacrificato del sangue a Durga, ogni famiglia che se lo può permettere, offre a Durga un animale.
Queste offerte poi, diventano una festa e per molte famiglie è l’unico periodo dell’anno in cui si riesce a mangiare carne. I sacrifici fatti il nono giorno, invece, sono diretti ad onorare I mezzi di lavro. Il Dio Bhairab, attraverso sacrifici di sangue, viene placato al fine di proteggere motorini e taxi, per esempio, da eventuali incidenti.
Il decimo giorno il vaso con I semi viene aperto e il grano germogliato vien distribuito. Le famiglie indossano I loro vestiti migliori e fanno visita ai loro parenti più anziani per ricevere da loro una benedizione.

Festività di Novembre

Tihar
Tihar è la festa della luce. È un giorno in cui si celebra Yama, il signore della morte. I primi due giorni sono dedicati ai messaggeri di Yama – il cane e il corvo. Il terzo giorno tutte le vacche dela valle vengono riempite di ghirlande di fiori e nutrite, e le case vengono completamente ripulite. Al Calare della sera centinaia di lampade vengono messe sulle porte e sulle finestre delle case in saluto a Lakshmi, la dea della salute e della fortuna, che, si dice, spinta dalla luce e dalla pulizia arriva nelle case per portare prosperità. L’ultimo giorno della festività di Tihar le sorelle partecipano a cerimonie di preghiera per assicurare lunga vita ai loro fratelli e persino le donne sposate tornano a casa dai loro genitori per questo rituale.

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