Gli acquisti fatti al mercato di Lhasa vengono impacchettati e caricati sui camion.
La strada tra Lhasa e Shigatse.
Il grande lago salato Yamdrok Tso, sul percorso.
Un ghiacciaio tra Lhasa e Shigatse.
I camion con gli aiuti arrivano al villaggio di Gangchen.
Quest’anno anche in Tibet non è piovuto: il terreno è arido e in molti villaggi quasi tutto il raccolto è stato perduto. L’arrivo degli aiuti è quindi fondamentale per le famiglie.
La distribuzione degli aiuti nel villaggio di Nepu. Ogni famiglia riceve sacchi di riso e farina per poter affrontare l’inverno, e sementi di orzo. Ogni bambino dei 18 villaggi raggiunti riceve, oltre al denaro, una giaccavento imbottita, scarpe di cuoio e di tela, maglioni di lana, pantaloni, pantaloni imbottiti, calze, magliette, un cappello, un’uniforme scolastica, una chuba – l’abito tradizionale tibetano. E poi quaderni, matite, penne ed inchiostro per un anno, sapone e asciugamani.
La distribuzione degli aiuti nel villaggio di Ney.
La distribuzione degli aiuti nel villaggio di Gangchen.
La gente dei villaggi.
I bambini dei villaggi.
Il villaggio di Gangchen.
Case del villaggio.
L’unico combustibile è lo sterco di yak che viene essiccato sui muri delle case; gli alberi sono molto rari per l’altitudine e l’aridità del clima.
Molti bambini sono in attesa di essere ‘adottati’.
L’acquedotto di Gangchen, che sfrutta l’acqua di una lontana sorgente montana: sta funzionando molto bene, nonostante i rigori del clima tibetano.
Le nuove pompe per l’acqua nel villaggio di Dakshu.
Gli alberi piantati a Gangchen crescono e sono quasi tutti in buona salute grazie alle cure degli abitanti del villaggio: gli alberi sono rari in questa regione del Tibet, ed importantissimi per la preservazione del suolo e del clima.
L’ambulatorio del villaggio di Gangchen.
E’ stata ultimata la costruzione degli edifici all’interno del Monastero di Tashilumpo a Shigatse, dedicati all’alloggio, riabilitazione e cura dei disabili, e alla loro formazione professionale.
Il progetto è realizzato da Lama Gangchen Help in Action ONLUS in collaborazione con la Fondazione Don Carlo Gnocchi e con il contributo della Regione Lombardia.
Il dr. Tsepun, responsabile degli ambulatori del Monastero di Tashilumpo a Shigatse, che ricevono ogni giorno centinaia di pazienti poverissimi.
Il Monastero di Gangchen.
La distribuzione degli aiuti nel Monastero di Gangchen.
Le cucine del Monastero di Gangchen.
Le case dei monaci.
I bambini della scuola del Monastero di Tashilumpo.
Il Monastero Sed-Gyued.
Il Monastero Poti Kangsar.
Il Monastero Riwo Choeling.
Il Monastero di Riwo ha chiesto aiuto per sostituire ed interrare le tubature dell’acqua, che in inverno gelano e si rompono.
Il Monastero di Nimo Gyalchen.
Gli abitanti del villaggio di Tropu celebrano una cerimonia per il raccolto, portando testi sacri al vicino monastero.
Alcuni dei molti tibetani che generosamente ci aiutano nel nostro lavoro, anche loro tutti volontari: Wangchuck, Tsering, e Jamyang.
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Grazie a tutti coloro che quest’anno hanno offerto il loro aiuto ai bambini del Tibet!