Progetto Emergenza Nepal – Sopravvivenza in era Covid

Progetto “Emergenza Nepal – Sopravvivenza in era Covid”

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L’emergenza Covid 19 ha colpito duramente il Nepal : a causa delle gravissime implicazioni economiche e lavorative si è allargata la già ampia platea di coloro che non possono acquistare neppure i beni primari per la sopravvivenza.

Nel Paese non vi sono ammortizzatori sociali o strumenti di sostegno del reddito, con una situazione quindi di massima emergenza economica soprattutto per i più vulnerabili.

Migliaia di famiglie, arrivate a Kathmandu negli ultimi decenni in cerca di lavoro, spinte dalla fame hanno fatto ritorno ai villaggi di origine; ma anche qui l’emergenza, anche al termine delle successive ondate di Covid, è diventata quella della sopravvivenza stessa : per l’isolamento dovuto ai vari lockdown, la mancanza di risorse economiche causata dal venir meno del piccolo commercio agricolo verso le città, la perdita di lavoro dei capifamiglia, le nuove bocche da sfamare, l’impossibilità di procurarsi quei beni essenziali su cui si basa la semplice alimentazione nepalese .

Il Progetto presentato e approvato nel 2021 da 8×1000 Unione Buddhista Italiana – che contribuisce con il 70% del costo totale – prevedeva l’acquisto a Kathmandu di derrate alimentari di base (riso, farina, lenticchie, olio, sale ) che sono state distribuite:

a) ad alcune strutture comunitarie della città di Kathmandu che ospitano o sostengono soggetti vulnerabili :
– Casa Famiglia Jorpati , Kathmandu : 40 bambini e ragazzi senza famiglia
– Disabled children’s home , Kathmandu: 50 bambini e ragazzi disabili

– Monastero Sed Gyued e Monastero Nyanang Phelgyeling, Kathmandu, che ospitano circa 170 piccoli monaci , per la maggior parte senza famiglia o da famiglie che non possono prendersene cura .

– Centro Gangchen Drupkhang nella periferia di Kathmandu : gestito da un monaco, dal 2006 offre gratuitamente corsi di formazione nell’artigianato tradizionale Himalayano, assistenza e inclusione lavorativa a soggetti in difficoltà : è da anni punto di riferimento e aiuto per soggetti estremamente vulnerabili dell’area ( anziani, disabili, infermi, madri sole) . La distribuzione di cibo  ha raggiunto centinaia di famiglie in difficoltà della periferia di Arubari.

b) a 12 villaggi individuati come particolarmente isolati e in emergenza, in distretti remoti della zona Himalayana (Sindhupalchock, Ramechhap , Nuwakot, Makwanpur,Bhojpur ) .

Le derrate alimentari sono state trasportate ai villaggi a mezzo camion sulle difficili strade nepalesi, e la distribuzione si è svolta tra la fine del 2021 e il 2022 a cura dei monaci dei Monasteri di Sed Gyued, Phelgyeling e Serpom che hanno aiutato anche ad individuare le  aree di maggiore difficoltà.


Tutte le famiglie sono state aiutate in base alle liste della popolazione presentate dai capi-villaggio, e sono stati raggiunti anche nelle loro case i soggetti più vulnerabili: anziani soli, disabili, persone ammalate. In totale sono state aiutate circa 8000 persone.

La distribuzione, in un momento di così grande precarietà e timore per il futuro, è stata un momento di grande gioia per tutti : infinite grazie a 8×1000 Unione Buddhista Italiana e a tutti coloro che hanno donato !

Le richieste di aiuto dai villaggi continuano, ogni donazione ulteriore ci permetterà di raggiungere altre persone in difficoltà con gli aiuti alimentari : GRAZIE !