Tibet 2014

Progetto Adozioni

Anche quest’anno gli aiuti dell’Associazione hanno raggiunto più di 20 villaggi nel distretto del Dakshu Shan, nel Tibet Centrale, abitati da circa 4.500 persone.
Qui la vita è molto dura a causa soprattutto delle difficili condizioni climatiche: è un deserto di alta quota, arido e roccioso, gelido d’inverno, con scarsi raccolti limitati al fondovalle e un po’ di allevamento come uniche risorse.
L’aiuto ha interessato sia i bimbi che le famiglie in quanto ogni nucleo familiare – anche quelli composti ad esempio solo da anziani soli – ha ricevuto, in base alla numerosità dei componenti e secondo le liste del Governo Locale, scorte di sacchi di riso e farina d’orzo per integrare gli scarsi raccolti di quest’anno in cui è piovuto pochissimo.

Per i bambini – adottati o no – ogni famiglia ha ricevuto oltre al denaro scarpe, giacche a vento, maglie, pantaloni pesanti, calze a maglia. Gli aiuti sono stati come sempre equamente divisi tra tutti i bimbi, per non creare ulteriori sofferenze all’interno delle piccole comunità.
I bambini adottati sono stati identificati e fotografati uno ad uno: per loro è sempre un momento di grande gioia sentire chiamare il proprio nome, a testimonianza della presenza costante di un affetto lontano e tanto importante.
Ma anche tutti i bimbi non ancora adottati sono poi stati fotografati, per dare a tutti un sorriso e una speranza.

clicca per vedere la galleria
I Bimbi in Attesa di Adozione

I bimbi non ancora adottati attendono pazientemente in fila di poter essere fotografati ad uno ad uno; i maestri della scuola ci aiutano ad identificarli e a scrivere i loro nomi e dati sulle lavagnette.
Così si dona a tutti un sorriso e la speranza di un futuro, desideratissimo incontro con un “Jindala”!: così si traduce in tibetano la parola “benefattore”…

clicca per vedere la galleria
Scuole

Nella scuola del villaggio di Nye si è svolta la distribuzione dei materiali scolastici per un anno, per tutti i circa 700 bambini e ragazzi che frequentano le varie scuole del distretto: quaderni, matite, matite colorate, penne, zaini, cappellini, uniformi scolastiche imbottite.
La scuola elementare di Nye, che comprende dalla prima alla sesta classe e ospita circa 500 bambini provenienti da molti villaggi circostanti, è la più grande del distretto. Altre due scuole più piccole vanno dalla prima alla terza classe.

A Nye molti dei bambini studiano come interni, in quanto il loro villaggio è troppo lontano per un viaggio quotidiano; sono alloggiati in stanze da otto letti, e ricevono tre buoni pasti al giorno. Il refettorio è stato quest’anno allargato per accogliere il numero crescente di bambini, e anche la cucina è stata rinnovata per renderla più funzionale e igienica, e fornita di nuove pentole, piatti e stoviglie.

Le lezioni durano dal mattino fino a metà pomeriggio, e si interrompono per la pausa estiva e per quella invernale; quest’ultima cade in occasione del Capodanno tibetano (è un Capodanno lunare, per cui la data varia ogni anno tra febbraio e marzo) e dura circa un mese a causa del clima rigido.
Dopo la sesta classe, i ragazzi possono continuare nella scuola media e superiore del più lontano villaggio di Sakya, che va dalla settima alla dodicesima. Negli ultimi anni alcuni tra i primi bimbi adottati, dal 1998, sono riusciti anche a raggiungere l’Università.

Il numero di bambini che frequentano la scuola è cresciuto enormemente grazie agli aiuti, e da una situazione di quasi totale analfabetismo si sta costruendo una nuova generazione di ragazzi istruiti e preparati che certo potranno fare molto per le loro famiglie e comunità.

clicca nelle immagini per vedere le gallerie

I Pasti alla Scuola

Nonostante il refettorio sia stato appena allargato, i posti a sedere non sono sufficienti per tutti i bambini; molti allora, se la giornata è bella, preferiscono mangiare all’aperto piuttosto che attendere il secondo turno.
Le pentole sono piene di riso, verdure, orzo, pasta, carne: i bambini, dopo essersi lavati con cura le mani nei nuovi lavandini, si possono servire liberamente da soli e si divertono un mondo a scherzare tra loro, lontani dagli occhi degli insegnanti in attesa che riprendano le lezioni pomeridiane.
Ciascuno ha poi il compito di sciacquare la propria scodella prima di riportarla in cucina, e a turno ripuliscono il terreno con la scopa di saggina.

clicca per vedere la galleria
Progetto Acqua e Alberi

IL Tibet Centrale è un deserto di alta quota, a circa 4.000 m. di altitudine. Piove pochissimo e gli alberi sono rari e preziosi, per l’altitudine e per l’aridità del clima.

Manca la preziosa protezione degli alberi contro gli estremi fattori climatici del Tibet: il vento, le tempeste di sabbia, il sole fortissimo in estate, le piogge che mancano per lunghi mesi ma possono talvolta essere estremamente violente, provocando frane e perdita di case o di intere aree coltivate. Il terreno, già povero e arido, è sottoposto così ad una forte erosione che lo rende sempre meno adatto all’agricoltura.
Anche la legna è un bene raro, e l’unico combustibile per cucinare e per riscaldarsi è lo sterco di yak utilizzato insieme agli sterpi.

La dieta è spesso molto carente di vitamine, considerata anche la difficoltà di coltivare gli ortaggi per mancanza di acqua.

Nei dintorni dei villaggi di Gangchen, Dhonnang, Nye e Namling sono già stati piantati migliaia di alberi, qui fotografati nel settembre 2014.
Crescono bene per la paziente opera di irrigazione, grazie agli acquedotti realizzati a Gangchen e Singma sfruttando sorgenti a 60 m. di profondità, e alle vasche idriche per l’agricoltura create nei villaggi.

E così anche zone fino a poco fa aride e non coltivate quest’anno hanno dato buoni raccolti di orzo, con spighe ricche poi trasformate in tsampa, la farina d’orzo alla base dell’alimentazione dei tibetani.

E’ possibile donare un albero ai villaggi in Tibet comunicando all’Associazione una dedica che poi verrà letta nei Monasteri tibetani: per uno scopo, per una persona scomparsa, per un familiare o un amico in difficoltà, in occasione di un matrimonio o di una nascita.

clicca per vedere la galleria

Potrebbero interessarti anche...