Tibet 2009

LE ADOZIONI A DISTANZA

Anche quest’anno grazie agli aiuti raccolti sono stati aiutati circa 2200 bambini nei villaggi della regione del Dakshu Shan, e le loro famiglie.

Gli acquisti e la distribuzione

In questa regione del Tibet centrale , a circa 4.000 metri di altitudine, di solito piove quasi solo in estate quando il monsone proveniente dall’India riesce a varcare la barriera Himalayana, e in questi mesi si concentra il lavoro per il raccolto. Quest’anno però le condizioni climatiche sono state di nuovo avverse, con piogge molto scarse che hanno portato alla perdita quasi totale del raccolto per molti villaggi. Gli aiuti sono stati quindi destinati in primo luogo all’acquisto di sacchi di farina, riso e orzo distribuiti alle famiglie in base alla numerosità, per assicurare la sopravvivenza nei mesi invernali.

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In città i volontari dell’associazione hanno inoltre acquistato per ogni bambino giacche a vento, maglie, pantaloni, calzamaglie, scarpe di cuoio e di tela, cappelli, sapone, asciugamani, spazzolini da denti e dentifricio, e per i bambini che vanno a scuola uniformi scolastiche, quaderni, penne, inchiostro e matite per un anno. Come al solito i doni e il denaro sono stati distribuiti in modo uguale tra bimbi adottati e non, per non creare ulteriori sofferenze. La distribuzione si è svolta all’interno del Monastero di Gangchen, da secoli centro di aiuto per la popolazione locale.

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I Bambini

I bambini adottati sono stati identificati e fotografati con l’aiuto del capo-villaggio e dei rappresentanti del Governo locale, e molti hanno ricevuto notizie e foto dei loro benefattori. Anche se gli aiuti vengono distribuiti in modo equanime tra tutti, per i bimbi e le loro famiglie è una grande gioia sapere che in particolare qualcuno da lontano li pensa, attende loro notizie e foto.. Le foto dei benefattori finiscono sempre sul piccolo altare di casa o comunque tra gli oggetti più cari. In genere con l’aiuto dei maestri dei villaggi, i bimbi e le loro famiglie hanno preparato lettere di ringraziamento, poi tradotte in inglese dai nostri volontari locali.

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Centinaia di bambini, nati quest’anno o ancora in attesa di adozione, sono stati poi fotografati villaggio per villaggio, con l’indicazione del nome, età e nome genitori.

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Acqua a Singma!

Quest’anno c’è una grande e bella novità per i villaggi di Singma e Gangchen; con una trivellazione a circa 60 metri di profondità è stata trovata e portata alla superficie un’abbondante e ottima vena d’acqua, autentico tesoro per la popolazione locale. Grazie agli aiuti raccolti è stata acquistata una pompa che garantisce il flusso continuo e sono in corso le opere di canalizzazione sotterranea – a circa un metro di profondità per il gelo invernale – per portare l’acqua a tre-quattro bacini per l’irrigazione, il primo dei quali è stato già costruito.

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Gli Alberi

Le migliaia di alberi piantati negli anni precedenti intorno ai villaggi di Dhonnang, Nepu, Gangchen e Singma crescono grazie alle cure costanti e all’indispensabile lavoro di irrigazione, ora reso più facile dalla scoperta dell’acqua a Singma. Molti nuovi alberi sono stati piantati quest’anno grazie agli aiuti ricevuti. La preziosa presenza degli alberi, molto rari a quest’altitudine, protegge i villaggi dalle frane, dall’erosione del già arido terreno , dai forti venti e dalla polvere dell’altopiano; tornando in Italia dal deserto di alta quota Tibet è facile capire quale enorme ricchezza sia per noi la presenza del nostro ricco patrimonio boschivo… Il programma di riforestazione, condotto dalla Lama Gangchen World Peace Foundation, si svolge nell’ambito del progetto ONU “One billion trees for life”.

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Le Scuole

Grazie agli aiuti raccolti sono state aiutate le scuole elementari dei villaggi . Nella scuola di Nye , che ospita più di 400 bambini , si è svolta la distribuzione dei materiali per tutti i bambini in età scolare della regione: uniformi scolastiche, cappelli, quaderni, libri, penne e matite. Quasi tutti i bambini studiano e vivono all’interno della scuola, e la mensa è stata rifornita con un nuovo set personale di piatti e tazze in alluminio per ogni bimbo. La scuola ha inoltre ricevuto, come richiesto, un trattore che verrà utilizzato per il trasporto dei bambini da e verso i villaggi di origine, delle derrate alimentari e dei materiali necessari; nuove coperte, una macchina per il lavaggio, disinfezione e taglio delle verdure – per assicurare una migliore igiene e incrementare le verdure presenti nella dieta quotidiana dei bimbi – e una fotocopiatrice per la segreteria.

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I Dispensari

Anche quest’anno hanno ricevuto aiuto i dispensari di Nye, Nepu e Singma. Nel dispensario di Nye, il più grande della regione, sono ora operativi a turno quattro medici che garantiscono una presenza costante, e grazie agli aiuti ricevuti sono ora disponibili posti letto per i pazienti che necessitano di ricovero e i loro parenti, per le partorienti, per chi arriva da villaggi più lontani. I dispensari , che garantiscono assistenza medica ad un’area in precedenza priva, sono stati riforniti di medicinali e materiali medici . E’ ora attivo anche un centro veterinario nel villaggio di Nye, supporto utilissimo per la popolazione locale la cui magra economia si fonda anche su un piccolo allevamento di yak, mucche, capre ecc.

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I Monasteri

I monasteri sono da sempre cuore della cultura tibetana e centro di aiuto per la popolazione locale. L’associazione sostiene diversi piccoli Monasteri che possono così coprire le necessità primarie (cibo, abiti, scarpe, coperte, materassi, medicinali) ed effettuare lavori di ampliamento o le continue riparazioni rese indispensabili dal clima estremo del Tibet. Un generatore è stato acquistato per il Monastero di Gangchen. Le donazioni vengono assegnate al mantenimento del Monastero e di tutti i monaci, che si alternano nello studio e nei lavori; quest’anno sono stati aiutati i Monasteri di Poti , Riwo Choeling, Nimo, Gangchen, Sed-Gyued. I monaci “adottati” a distanza hanno ricevuto lettere e foto dai loro benefattori, sono stati fotografati ed hanno scritto il loro ringraziamento, sempre presente anche nella preghiera quotidiana.

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Una nuova importante richiesta di aiuto è arrivata dal Monastero di Chatring, nel Tibet dell’Est. E’ un grande Monastero con circa 800 monaci, costretti però a lavorare all’esterno per garantirsi il mantenimento. La richiesta riguarda i 55 giovani monaci che hanno intrapreso gli studi più impegnativi, quelli da Geshe, con un programma di studio che dura 14 anni e almeno dodici ore di lezione e studio al giorno: per questi monaci è quindi impossibile lavorare all’esterno, e l’adozione a distanza può garantire loro il proseguimento degli studi.

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