Nepal 2015

Un anno molto impegnativo per Help in Action in Nepal

Come di consueto nei mesi di marzo e aprile siamo stati in missione in Nepal. Durante questo periodo abbiamo visitato, fotografato e raccolto le lettere e le pagelle di tutti gli studenti sponsorizzati tramite la nostra Associazione. A marzo 69 studenti, di cui 48 ragazze, hanno sostenuto l’esame SLC, lo School Leaving Certificate. A 35 di questi studenti – grazie alla generosità dei loro sponsor – è stata data l’opportunità di continuare la scuola secondaria.
La maggior parte di loro si è iscritta a corsi di economia o di gestione alberghiera, alcuni hanno optato per le materie scientifiche mentre altri, che vorrebbero diventare insegnanti, seguono corsi di materie umanistiche.
Attualmente abbiamo 65 studenti che studiano al College, il cosiddetto +2, e 24 studenti che studiano a livello universitario.
I 25 allievi della Gangchen Samling School che hanno sostenuto l’esame School Leaving Certificate lo hanno superato a pieni voti: 4 con distinzione, 20 in prima divisione e 1 in seconda divisione. Siamo molto orgogliosi dei loro successi e del fatto che siamo stati in grado di sostenere questi bambini fin dall’inizio della loro carriera scolastica. La maggior parte di questi studenti, infatti, è entrata nel programma di adozioni a distanza sin dall’asilo.
Visto il costante aumento di nuove iscrizioni alla Gangchen School, abbiamo dotato la scuola con nuove attrezzature e abbiamo aggiunto circa 40 nuovi bambini al nostro programma di adozioni.
Abbiamo anche visitato le persone anziane e le famiglie con bambini disabili di cui ci stiamo occupando attraverso il progetto adozioni a distanza. Questo aiuto è indispensabile per queste persone in quanto non vi è in Nepal alcuna forma di assistenza sociale.

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Ancora una volta, quest’anno, abbiamo portato il nostro aiuto distribuendo materiale scolastico e cancelleria ai bambini delle scuole di 3 piccoli villaggi, ai bambini dell’orfanotrofio Jorpati, alla Hope Foundation e ai piccoli monaci del Monastero di Sed Gyued.
Molti bambini che vivono nei villaggi frequentano la scuola ma non hanno libri e cancelleria e devono studiare senza! La maggior parte dei loro genitori è senza reddito e vive di agricoltura di sussistenza e quindi non ha la possibilità di provvedere all’acquisto del materiale scolastico, che è considerato un vero lusso.
L’orfanotrofio di Jorpati ospita 26 bambini (dai 4 ai 16 anni). I fondi per la formazione di 15 di questi bambini sono garantiti dagli sponsor di Help in Action.
La Hope Foundation gestisce una piccola casa famiglia per i bambini di strada, e rappresenta una realtà concreta dove i giovani possono ricevere aiuto.
Abbiamo donato una fornitura annuale di cancelleria anche al Monastero di Sed Gyued oltre ai fondi per pagare un insegnante e a banchi e sedie per i piccoli monaci.
Siamo stati anche in grado di offrire un aiuto finanziario a 52 studenti provenienti da 5 diverse scuole a Kaule (Nuwakot District).

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Emergenza terremoto

I volontari dell’Associazione sono rientrati in Italia solo pochi giorni prima del devastante terremoto che ha colpito il Nepal.

Nel mese di aprile il terremoto di magnitudo 7.8, con epicentro nel distretto di Gorkha, a soli 80 km a nord ovest di Kathmandu, ha devastato il Nepal uccidendo circa 9.000 persone, causando 23.000 feriti e lasciando circa 500.000 famiglie senza casa. Altre due scosse di magnitudo 7.3 e 6.3 si sono verificate nel mese di maggio colpendo il confine di Dolakha e distretti Sidhupalchowk e Ramechhap. Da allora, nel solo mese di maggio, ci sono state 290 scosse di assestamento tutte di magnitudo superiore a 4.

Aprile/Maggio

Nel periodo immediatamente successivo al terremoto il nostro ufficio era immerso nel lavoro. Oltre allo shock e alla preoccupazione per la situazione generale in Nepal, abbiamo affrontato l’immenso compito di localizzare – in circostanze molto difficili – i bambini e le famiglie che sosteniamo attraverso il nostro programma di sponsorizzazione. Anche se le notizie che ci arrivavano molto lentamente ci hanno rassicurato che la zona in cui operiamo non è stata colpita duramente- e non abbiamo avuto notizie di persone morte in quella zona – eravamo tutti molto preoccupati e colpiti.

Grazie all’aiuto e al coraggio di volontari locali, siamo stati in grado portare tempestivamente forniture alimentari ad alcune delle zone più colpite.
Abbiamo subito iniziato una raccolta fondi e grazie alle donazioni pervenute al nostro Fondo di emergenza per il terremoto in Nepal siamo stati in grado di organizzare e offrire un aiuto concreto alle persone che vivono in alcuni dei villaggi più remoti del Nepal.

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Giugno/Luglio
Gli abitanti dei villaggi maggiormente colpiti sono semplici agricoltori – già abituati a vivere con molto poco – che hanno letteralmente perso tutto quando le loro case sono crollate durante il terremoto. Per queste persone, senza un reddito, la priorità era chiaramente costruire nuovi rifugi in modo che sarebbero stati protetti dalle forti piogge monsoniche e dal freddo: l’aiuto più richiesto è stato materiale per fare i tetti di cui avevano un bisogno disperato. Per tutto il nostro team è stato stimolante ma anche avvilente vedere la gente in queste comunità, dove non è rimasta in piedi nemmeno una casa, darsi da fare e andare avanti con le attività quotidiane per procurare cibo e – cercando tra i detriti – trovare eventuali materiali riutilizzabili.
Durante la nostra missione straordinaria nei mesi di giugno e luglio siamo stati in grado di acquistare e distribuire materiali come tende, teloni e lamiere di ferro per 1910 famiglie, il che ha garantito a 9495 persone la protezione dalle piogge monsoniche! I materiali hanno raggiunto alcuni dei villaggi più remoti che due mesi dopo il terremoto non avevano ancora ricevuto alcun aiuto.
Abbiamo consegnato aiuti ai villaggi nei distretti di Nuwakot, Sidhupalchowk, Ramechhap e Makwanpur.

Nuovi tetti

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Distribuzione a Sindhapulchok

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Tende

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Si stima che circa 8.000 scuole nei 49 distretti del Nepal sono state gravemente danneggiate o distrutte nei terremoti. È stato davvero scioccante vedere i tetti crollati sui banchi delle scuole dei villaggi e possiamo solo ringraziare che il terremoto sia avvenuto di sabato quando non c’erano bambini negli edifici.
Siamo stati in grado di fornire materiali di copertura a 7 scuole, serbatoi di acqua a 3 scuole e abbiamo distribuito materiale scolastico a circa 305 bambini. Abbiamo anche sponsorizzato la scuola elementare Shree Jana Bhuwana nel villaggio di Shikharpur, per un anno accademico in modo da garantire ai 90 bambini che attualmente la frequentano di ricevere istruzione.
La Gangchen Samling School, che ha subito solo danni superficiali, ha ricevuto tende e materiale per costruire classi temporanee nel cortile poiché molti dei bambini, soprattutto i più piccoli, avevano paura di stare al chiuso durante le frequenti scosse.

A Kathmandu abbiamo donato a 2 piccoli monasteri tende da campeggio per ospitare i 70 monaci che li abitano subito dopo il terremoto e fino alla fine dei lavori di restauro e messa in sicurezza degli edifici. Siamo stati anche in grado di donare lamiere di ferro per costruire i tetti a 7 piccoli monasteri nei villaggi Balche e Kahule nel distretto di Nuwakot.

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All’Orfanotrofio di Jorpati, gestito dalla Nepal Women & Children Service Society, che è stato gravemente danneggiato dal terremoto, abbiamo donato una grande fornitura di alimenti secchi: riso, lenticchie, soia, sale, zucchero, tè, olio da cucina, biscotti, ecc, che dovrebbe durare loro per 3 o 4 mesi. L’orfanotrofio ora si prende cura di 40 bambini – il numero è aumentato dopo il terremoto, dal momento che tanti bambini che hanno perso i genitori sono stati portati nella capitale e affidati agli orfanotrofi. Molti di questi bambini frequentano Gangchen Samling School e sono sponsorizzati dalla nostra Associazione.

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Aiuto per le scuole

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Ottobre/Novembre/Dicembre
In vista del freddo invernale abbiamo iniziato a preparare una grande fornitura di coperte da distribuire nei villaggi. Il nostro obiettivo era quello di fornire coperte alle famiglie che vivono nei villaggi che sono stati distrutti dal terremoto e alle persone che sono state costrette a trasferirsi a causa dei danni e dalla minaccia di frane.
Oltre ad aver spedito coperte dall’Italia, abbiamo anche deciso di ordinarne molte direttamente in Nepal per dare lavoro ai produttori locali garantendo così un reddito alle persone che ci lavorano e che ne hanno un disperato bisogno.
Poiché la domanda di coperte era molto alta è stata aperta una fabbrica temporanea nel Gangchen Drupkhang in cui sono state confezionate centinaia di coperte trapuntate per la distribuzione.
Durante la prima distribuzione 1700 famiglie nei villaggi di Bhumtang e Saamle hanno ricevuto coperte. Dopo queste altre 700 famiglie nel distretto di Sindupalchok e 1000 nel distretto di Mawakanpur hanno ricevuto coperte. Altre coperte sono state donate a persone in particolari difficoltà a Kathmandu e nelle periferie. Particolare cura e attenzione è stata data alle persone anziane e vulnerabili – che hanno anche ricevuto cappotti invernali.

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Abbiamo la grande fortuna di poter contare sull’aiuto dei familiari e degli amici di Lama Gangchen che hanno sempre sostenuto il lavoro di Help in Action in Nepal; ma anche di avere l’aiuto dei rappresentanti dei monasteri di Serpom e di Shar Ganden nel sud dell’India da cui molti dei monaci provengono. Questi monaci sono stati preziosi per l’organizzazione della distribuzione degli aiuti ai villaggi.

Siamo stati assolutamente sopraffatti dall’attenzione e dalla generosità di tante persone. Ogni donazione – grande o piccola – ha cambiato la vita e dato speranza a una persona o a una famiglia in Nepal. Vorremmo ringraziare tutte le persone che hanno fatto donazioni al nostro fondo di emergenza o che hanno organizzato eventi e attività di raccolta fondi. Insieme abbiamo aiutato migliaia di persone!

Tuttavia la situazione in Nepal è ancora molto difficile. Ci vorranno anni per tornare alla normalità e riparare i danni causati dai terremoti.
Stiamo continuando a raccogliere i soldi per il fondo di emergenza e vi preghiamo di aiutarci condividendo le nostre informazioni.

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